Sport
16/01/2025
I DACIA Sandriders, dopo la vittoria nella nona tappa del Rally di Dakar, nonostante la battuta di arresto nella decima tappa, si preparano alla finale. Secondo il pluricampione Al-Attiyah sono “ancora in corsa” per attestarsi nella Top 3.
Dopo una straordinaria vittoria nella nona tappa, Attiyah e Boulanger hanno tagliato il traguardo del velocissimo percorso di 357 chilometri da Riyad a Haradh in 2h52m59s, i Dacia Sandriders si sono diretti verso Shubaytah, nella regione orientale dell’Arabia Saudita.
In questa tappa, la decima, purtroppo si è verificato un problema di navigazione che ha causato una perdita di tempo significativa per Nasser Al-Attiyah e il copilota Édouard Boulanger, questo ha comportato una battuta di arresto dopo le epiche prestazioni raggiunte finora, ma non ha scoraggiato il duo qatariota che continua a sperare nel podio, con Al-Attiyah che ribadisce che l’obiettivo di entrare nella Top 3 è ancora possibile.
Nel frattempo, la seconda vettura dei Dacia Sandriders, guidata da Cristina Gutiérrez e Pablo Moreno, ha impressionato con un sesto posto nella categoria Ultimate, continuando a stupire per la loro prestazione costante.
Il team Dacia Sandrider continua a dimostrare determinazione e capacità, con lo sguardo fisso sull’obiettivo finale del Rally Dakar 2025.
Il team "I DACIA Sandriders" si prepara a sfidare la leggendaria Dakar 2025, dopo un debutto di successo al Rally del Marocco. La Dakar, una delle competizioni più prestigiose del mondo del Rally Raid, rappresenta un'opportunità unica per il brand DACIA di mettere in evidenza i suoi valori di robustezza, affidabilità e spirito outdoor.
Il team, guidato dalla Team Principal Tiphanie Isnard, include il pluricampione Sébastien Loeb, Cristina Gutiérrez e Nasser Al-Attiyah, punta alla vittoria, ma non solo, la Dakar è anche l'occasione per testare soluzioni tecniche avanzate per la produzione di serie. La partecipazione di Dacia alla Dakar si inserisce in un strategia che mira a promuovere il proprio impegno verso l'innovazione e la sostenibilità, attraverso soluzioni eco-smart che sfruttano carburanti sostenibili. Con il supporto di Renault Group, Alpine motorsport e partner come Prodrive e Aramco, DACIA punta a raccogliere una sfida che rispecchia perfettamente la sua identità.
Infatti il prototipo Sandrider, dotato di un motore V6 da 360 CV, è alimentato da carburante sostenibile e gareggerà nella categoria FIA Ultimate T1+. La Dakar è solo una delle 5 tappe del campionato mondiale Rally Raid, che include anche l’Abu Dhabi Desert Challenge, il South African Safari Rally, il BP Ultimate Rally Raid Challenge e il Rallye du Maroc.
Lo stile di Sandrider, ispirato alla concept car Manifesto, il laboratorio di idee di Dacia presentato nel 2022, si concentra sulle esigenze essenziali: il cofano anteriore corto, spiovente e flottante scompare dal campo visivo dell’equipaggio. Anche il ricorso alla vernice antiriflesso – tecnica tratta dall’aviazione – applicata sulla parte superiore della plancia ottimizza la visibilità di pilota e copilota.
Per progettare l’abitacolo, i designer e gli ingegneri di Dacia si sono concentrati soprattutto sull’ascolto delle esigenze, sulle abitudini e sui vincoli dei piloti e rispettivi copiloti. Sandrider si distingue per il cruscotto modulare che consente di adattare a piacimento l’ergonomia e la disposizione degli elementi in base alle preferenze.
La Dakar e i rally-raid sono le gare automobilistiche più difficili del mondo. Sandrider nasce per rispondere a questa sfida con un approccio fedele al concetto Dacia “robust & outdoor”, qui spinto all’estremo. Oltre al consolidamento complessivo del veicolo, con sottoscocca e paraurti rinforzati, carrozzeria in carbonio, ma anche sospensioni a doppio triangolo e trasmissione 4X4 adatte alle condizioni estreme dei rally-raid, Sandrider monta un innovativo sistema elettrico che permette agli accessori di bordo di mantenere una potenza ottimale, anche in condizioni estreme.
Oltre a questi elementi di progettazione fondamentali, Sandrider non trascura i dettagli, come i sedili Sabelt rivestiti di tessuti specifici e antibatterici, che regolano l’umidità. Le ruote di scorta non sono carenate per risultare più facili da utilizzare. L’equipaggio può inoltre avere rapido accesso agli attrezzi di bordo, grazie a un’apposita superficie magnetica integrata nella carrozzeria. Sandrider può contare sull’ultima generazione di pneumatici BF Goodrich che garantiscono un’aderenza ottimale su tutte le superfici, con la massima resistenza anche a urti e perforazioni.
Anche in questo contesto, Dacia resta fedele alla propria missione della sostenibilità ambientale. Il peso totale di Sandrider è di circa 15 kg in meno rispetto ai prototipi comparabili, utilizzando un telaio tubolare più leggero, eliminando i materiali e optando per un motore più compatto e meno pesante.
Gli ingegneri sono riusciti a ridurre del 10% la resistenza e del 40% la portanza rispetto ai prototipi comparabili. Sandrider è dotato di un motore alimentato da un carburante sintetico prodotto da Aramco combinando l’idrogeno rinnovabile con la CO2 catturata, ottenendo così un prodotto a basso contenuto di carbonio. Una soluzione semplice, che consente di ridurre l’impatto ambientale.
Dopo aver testato i sistemi al Millbrook Proving Ground, nel Regno Unito, il team The DACIA Sandriders ha passato quattro giorni presso il centro Sweet Lamb in Galles per la prima sessione di prove in condizioni reali:
Il team si sta ora preparando per la Dakar, round inaugurale del Campionato Mondiale FIA di Rally-Raid in Arabia Saudita, in programma dal 3 al 17 gennaio 2025.